Legge 104: i permessi non goduti si perdono
Secondo quanto previsto dalla legge n. 104/1992, i lavoratori che assistono un familiare affetto da handicap grave hanno diritto di usufruire di tre giorni di permesso al mese, anche frazionabili in ore, o di una o due ore di riposo giornaliero, a seconda dell’orario di lavoro, per l’assistenza.
Cumulo dei permessi
La legge prevede, però, la possibilità (a determinate condizioni) di cumulare i permessi in caso di assistenza a più familiari affetti da handicap grave.
In particolare, è lo stesso articolo 33 della legge 104 ad affermare che i lavoratori dipendenti possono prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave, purché, tuttavia, si tratti del coniuge o di un parente o un affine entro il primo grado o di un parente o un affine entro il secondo grado se i genitori o il coniuge della persona affetta da handicap grave abbiano compiuto i 65 anni di età o siano anche loro affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
A tal proposito è doveroso precisare che i permessi che non sono goduti nel mese di riferimento si perdono e di essi non si può usufruire nel mese successivo.
Ad esempio, se un lavoratore beneficia a ottobre di soli due giorni di permesso, a novembre avrà a disposizione comunque tre giorni per assistere il familiare affetto da handicap e non quattro.